Strumento tipico del folklore russo, la balalaika viene utilizzata tanto in esecuzioni solistiche, quanto in complessi strumentali. Spesso accompagna le voci dei cori,
Appartenente alla famiglia dei liuti con il manico corto, il pipa è uno strumento della tradizione cinese già noto a partire dal IV-V secolo d.C. Diviene in seguito strumento di corte per essere utlizzato durante i banchetti tanto come strumento solista, quanto affiancato ad altri strumenti.
Originariamente veniva tenuto appoggiato alle ginocchia in senso orizzontale, come una chitarra e le sue corde di seta venivano sollecitate da un grande plettro. Oggi invece l’esecutore lo tiene in posizione verticale, appoggiandolo ad un ginocchio e pizzica le quattro corde metalliche per mezzo delle unghie o di plettri applicati alla punta delle dita.
Il suo nome è formato dai due suoni pi (= suonare avanti) e pa (=suonare indietro) e fa riferimento al modo di suonare delle due mani.
Si noti la grande quantità di tasti, posti alcuni sul manico e altri sulla tavola armonica. Quelli sul manico hanno una forma tale da consentire alle dita di scivolare fra un tasto e l’altro, ottenendo un tipico effetto di glissando e sono spesso fatti di avorio. E’ il caso dello strumento nella vetrina, il cui manico è caratterizzato da una decorazione molto tipica a forma di pipistrello. Questo animale, che nella tradizione occidentale è legato ad una simbologia negativa legata alla notte, alle tenebre e al male, in Cina invece rappresenta simbolicamente la fortuna: nella lingua cinese pipistrello si dice “fu”, suono uguale a quello usato per definire la buona sorte.
Strumento tipico del folklore russo, la balalaika viene utilizzata tanto in esecuzioni solistiche, quanto in complessi strumentali. Spesso accompagna le voci dei cori,
L’uso del cilindro chiodato applicato a strumenti musicali, orologi, automi di vario genere risale all’antichità classica e vede il suo apogeo in Europa