Strumento arcaico, presente in tutte le antiche culture del bacino del Mediterraneo, ma assai diffuso anche in altre zone del mondo, dall’Africa, all’Asia
Simile al salterio della musica occidentale medievale, il kanun (o qanun) è strumento tipico della musica mediorentale e lo si trova specialmente in Egitto e Siria, paesi nei quali pare aver avuto origine, ma anche in Turchia, in alcune regioni dell’Africa settentrionale e perfino in India. Curt Sachs individua un riferimento al kanun già nel 169° racconto delle Mille e una notte, intorno all’XI sec., dove viene descritto uno strumento simile, attribuendogli l’epiteto di “egiziano”.
È una cetra a tavola, di forma trapezoidale, le cui corde vengono pizzicate dalle dita e da plettri che vengono fissati a due anelli, infilati a loro volta agli indici delle mani. Viene tenuto appoggiato alle ginocchia dell’esecutore, o disteso su un tavolo, anche se anticamente pare venisse tenuto in posizione verticale.
Il numero delle corde, una volta in budello e oggi per lo più in nylon, oscilla tra le 72 e le 78. Si tratta, nel modello turco esposto in vetrina, di corde triple, intonate di volta in volta grazie ai numerosi perni presenti sul lato obliquo del trapezio.
Una parte della tavola armonica è in legno e l’altra, quella su cui poggiano i quattro piedi del lungo ponticello, in pelle, spesso di pesce.
Strumento arcaico, presente in tutte le antiche culture del bacino del Mediterraneo, ma assai diffuso anche in altre zone del mondo, dall’Africa, all’Asia
Diffuso in gran parte dell’Europa e di probabile provenienza mediorientale, la ghironda è ancora oggi molto usata in vari paesi: la si trova