È una famiglia antica, quella delle viole, nata dalle vielle medioevali che venivano usate nelle corti e nelle strade di tutta Europa, predilette
Appartiene alla grande famiglia degli huqin, le fidule ad arco della tradizione musicale cinese. Nelle sue varie forme, a due o quattro corde, manico più o meno lungo, piccola cassa cilindrica o esagonale, si tratta comunque di uno strumento di derivazione probabilmente mongola, comparso in Cina intorno all’anno 1000. Il si-hu è la versione a quattro corde del più diffuso er-hu, che ne arma solamente due. La tavola che ricopre la cassa è spesso fatta di pelle di serpente, per lo più pitone, ma la si può trovare anche nella sua versione lignea, mentre il fondo rimane aperto in quasi tutti i modelli. Il manico sottile si presenta privo di tasti. La particolarità dell’archetto, fatto di crini di cavallo, è di passare attraverso e non sopra le corde, costringendo l’esecutore ad imprimere la pressione della mano non solamente verso il manico, ma anche in senso opposto.
È uno strumento dalle notevoli possibilità espressive, capace di sonorità cantabili molto simili alla voce e anche di complessi virtuosismi tecnici. Viene utilizzato tanto come strumento solista, quanto in complessi orchestrali.
È una famiglia antica, quella delle viole, nata dalle vielle medioevali che venivano usate nelle corti e nelle strade di tutta Europa, predilette
Appartiene alla grande famiglia degli huqin, le fidule ad arco della tradizione musicale cinese. Nelle sue varie forme, a due o quattro corde,